Join The City - BAAG atelier

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Join The City

International Competition

Unire, Join, per dare un carattere comune alle diverse parti. Unire per coinvolgere chi osserva. Unire per invitare chi passa. Unire per stuzzicare la fantasia e la curiosità.
Problema cruciale da affrontare in questo contesto è il trovarsi davanti a quattro spazi che parlano lingue differenti pur vivendo insieme, pur facendo parte della stessa famiglia. Non ci sono né dialogo, né comunicazione fra luoghi che dovrebbero essere invece una cosa sola. Questi quattro ambiti, via Garibaldi (incrocio con via Beggiami), p.zza Turletti, parcheggio su p.zza Turletti e via Garibaldi (lungo la facoltà di Farmacia), chiedono di poter diventare cosa comune, chiedono di far parte di un tutt’uno, chiedono di riuscire ad essere all’altezza del teatro Milanollo. Ecco! Il teatro Milanollo, anche lui ci chiede qualcosa, chiede che non gli si parcheggi sempre davanti con automobili e furgoncini, chiede che qualcuno si fermi ad osservarlo in tutto il suo splendore durante l’arco della giornata senza passare inosservato, chiede di poter accogliere al meglio turisti e spettatori durante le serate teatrali.
Per fare tutto ciò quindi si deve trovare un filo conduttore, un elemento comune, che colleghi fra loro questi spazi apparentemente isolati e diversi. Un elemento che parli sempre lo stesso linguaggio, pur muovendosi nello spazio e cambiando prospettiva man mano che lo si percorre. Si parte così dall’incrocio fra via Garibaldi e via Beggiami, per poi giungere alla piazza, apparentemente divisa da una parete centrale che viene coinvolta all’interno del progetto, continuando a far parte di questo luogo, e diventandone elemento di divisione e di unione allo stesso tempo, per poi lasciarci alle spalle questo ambito  e proseguendo la via Garibaldi lungo la facoltà di Farmacia avvolti da questo nastro che ci accompagna nella nostra passeggiata. Perché di un nastro si tratta, nastro che unisce fra di loro questi ambiti; non vi sono un inizio e una fine, ma due ingressi di eguale importanza, entrambi attirano l’attenzione dell’osservatore invitandolo ad entrare. Ed è proprio ciò che infatti si fa, si entra in un salotto, un luogo situato all’esterno, ma intimo nel contempo, dove tutti si trovano a casa propria accolti da questo elemento che si arrampica sulle pareti, fa la capriola sui nostri capi per poi scendere fino a terra e percorrere un pezzo di strada insieme a noi, sulla pavimentazione, per poi tornare in alto e coinvolgerci in questo luogo, che quindi percorriamo senza sentirci estranei, bensì coinvolti in tutto e per tutto.
L’elemento che accomuna non è soltanto in alzato, ma anche a terra; al nastro si accompagna infatti, una nuova pavimentazione. Il pavimento questa volta non parte dalle due vie, ma percorre il cammino inverso, nasce dalla gradinata di accesso al teatro Milanollo, che così facendo riacquista l’importanza avuta in tempi meno recenti. Diventa lui stesso elemento centrale che, com’è giusto che sia, trovandosi in questo luogo, in questo contesto, decide di coinvolgere tutto l’intorno. L’impronta della gradinata, infatti, si riflette sulla pavimentazione con linee che si sviluppano in modo radiale sulla piazza, nel parcheggio e lungo i due rami di via Garibaldi in tutta la loro lunghezza.
Per ciò che concerne la pavimentazione sono stati usati dei  blocchetti in porfido grigio (tipo Porfidbloc) e le strisce che riprendono la sagoma della gradinata del teatro sono in pietra di Luserna. Il nastro invece è in acciaio Cor-Ten che gli consente di risaltare rispetto all’intorno delineandosi chiaramente in ogni suo movimento.
Relativamente all’arredo urbano si è pensato ad un unico oggetto che svolgesse diverse funzioni. L’oggetto in questione è allo stesso tempo, fioriera, panchina, cestino per l’immondizia e portabiciclette. Questo elemento può anche essere scorporato (come si vede dai disegni sulla tavola) e diventare solo panchina, oppure panchina e portabiciclette e così via.
La viabilità è stata rivista: si è pensato di consentire l’accesso all’area esclusivamente ai residenti, andando ad usufruire del parcheggio posto a lato del muro in Piazza Turletti; lo spazio antistante il teatro sarà pedonale, con possibilità di accesso in esclusiva ad addetti ai lavori e residenti dei palazzi adiacenti il teatro. Facendo ciò questo luogo riuscirebbe ad avere molto più respiro, senza essere sommerso dalle autovetture in sosta, dentro e fuori le aree di parcheggio, come solitamente avviene.
Si ha così nel complesso un insieme di parti che lavorano fra loro, che collaborano per far sì che l’area diventi un elemento il più possibile unitario, coinvolgendo al suo interno lo splendido scenario che ci si apre davanti osservando il teatro e tutto il suo intorno.

Tipologia
Edilizia Pubblica

Anno
2011

Luogo
Italia, Savigliano CN

Stato
Progetto
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