Eclisse
Religious Design
Sono molti gli oggetti con i
quali abbiamo imparato a familiarizzare fin da bambini. Ci si sedeva là
davanti, nei primi banchi, aspettando l’inizio della Messa e si seguivano
attentamente le parole ed i movimenti del nostro caro Parroco. Ci si chiedeva “A cosa serviranno mai tutti quegli oggetti
presenti sull’altare?” Ed ecco allora che se ne scoprivano gli usi man mano
che la Celebrazione religiosa proseguiva, il Calice, la Patena, la Pisside, il
Manutergio, le Ampolline e così via. E scoprimmo così anche l’Ostensorio, un
oggetto molto bello, più grande degli altri, un oggetto che cerca anche un po’
di far notare la sua presenza. Beh certo, ha un ruolo molto importante, deve
conservare in sé il Corpo di Cristo, per mostrarlo alle persone, ai fedeli. Per
fare questo ha bisogno di essere elegante, proporzionato, ricco di aspetti
simbolici.
In questo progetto si è cercato
di mantenere la sua forma oggi più familiare, quella a sole raggiante, forma
che iniziò a vedersi dal XVI sec., a partire dal Concilio di Trento.
Le nostre ricerche ci hanno
concesso di rilevare alcune problematiche nell’utilizzo di questa forma a raggiera, in quanto i raggi stessi con
la loro conformazione stretta e lunga spesso tendono a piegarsi o rompersi e
chi lo porta deve fare attenzione a non urtarli, perché avendo forme a volte molto
appuntite potrebbero graffiare. La forma che abbiamo utilizzato riesce a
risolvere queste problematiche senza perderne il significato. Questo è ancor
più sottolineato dalla sfera in cristallo inserita nella parte centrale che
contiene l’Ostia Consacrata. La sfera che, in quanto elemento di perfezione
assoluta, diventa il cuore dell’oggetto, ne diventa il sole stesso, dal quale
partono gli infiniti raggi. Si è deciso di inserire una sfera per dare
un’importanza ancora maggiore e per accentrare totalmente l’attenzione
dell’osservatore al Corpo di Cristo, intorno al quale si sviluppa l’intero
oggetto.
Un altro simbolo che si è
inserito all’interno del disegno dell’Ostensorio è la Croce che si legge
attraverso i tre raggi di dimensioni maggiori nella parte alta ed il raggio che
prosegue verso il basso per andare a diventarne il basamento.
Quando lo si appoggia
sull’altare, si deve fare in modo che tutti i presenti riescano a vederlo, per
questo motivo si usa spesso una base che lo sopraelevi leggermente e lo renda
così ben visibile a tutti. Questo elemento è stato studiato in vetro, materiale
versatile che gli consente di non essere invadente, non altera la lettura
d’insieme dell’Ostensorio ma ne diventa un tutt’uno, grazie alla sua forma e
dimensione, proseguendone armonicamente le linee principali. Chi osserva, anche
da lontano, deve capirne la forma, anche con la presenza del piedistallo.
Abbiamo quindi questa base in vetro, neutra, come anche la sfera contenente l’Ostia, mentre
l’intero oggetto è in alpacca lucido. Si è deciso per una finitura lucida e non
satinata per conferire ancora maggiore lucentezza all’insieme; si è optato per
l’alpacca in quanto è un metallo che consente ottime lavorazioni e risultati eccellenti
pur avendo un costo molto inferiore rispetto ai materiali preziosi solitamente
adottati per la realizzazione di questi oggetti.
E’ stata inoltre prevista una
maniglia che ne consente un più facile trasporto durante la Benedizione
Eucaristica. Questa maniglia è un elemento esterno e staccato dall’oggetto
stesso per agevolarne l’uso quando necessario e per non essere ingombrante
quando non serve.
Nel complesso l’Ostensorio
mantiene così la sua armonia che parte dal centro, dalla sfera, dal Cuore, dall’Ostia
Consacrata, il Corpo di Cristo, per raggiungere la sommità di ciascun raggio ed
espandersi nell’ambiente coinvolgendo tutto e tutti, abbracciando tutto e
tutti.
Tipologia
Religious Design
Anno
2012
Stato
Progetto